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L'aspetto morfologico del paesaggio risente ovviamente dell'evoluzione storica della regione. Tutta la Sicilia centrale , ricoperta dai sedimenti errigeni derivanti dagli appennini disposti poco piu' a Nord e/o dai sedimenti evaporitici depostisi direttamente in loco, ha subito, nel corso della sua evoluzione, ripetuti stress di natura tettonica che hanno causato sollevamenti, deformazioni, ribaltamenti e piegamenti di vaste aree.

Il prodotto finale e', chiaramente, una conseguenza e una miscellanea di tutti questi fattori. Poichè i terreni presenti nella zona in esame, per loro stessa natura, risultano essere piuttosto plastici, non si vennero a creare vistose rotture di pendenza e marcate fratture tra le diverse litologie o in seno alla stessa formazione.

Il paesaggio della Sicilia centrale risulta essere pertanto poco acclive, caratterizzato da basse quote (difficilmente si superano i 1000 m.), con leggere rotture di pendenze e colline dolcemente confluenti le une nelle altre separate, per lo piu', da modeste incisioni e letti fluviali di corsi d'acqua a carattere stagionale.

Quelle poche rotture di pendenza, visibili anche a notevoli distanze, sono generalmente impostate su rocce piu' tenaci (quali ad esempio i calcari ) che, fratturate in piu' punti, conferiscono al paesaggio un aspetto piu' vario.

Caratteristiche sono le strutture denominate "cuesta". Piccole colline che presentano in sommita' delle litologie tenaci (generalmente calcaree) e che pertanto spiccano nel panorama circostante emergendo sottoforma di vere e proprie zattere, spesso inclinate con angoli variabili tra i 5 e i 30 gradi, e solitamente incise da corsi d'acqua che scorrono ortogonalmente ad esse. La morfologia del paesaggio consente pertanto l'accumulo di abbondanti detriti alla base delle litologie piu' tenaci, con conseguente localizzazione di aree franose dettate sia dalla natura dei terreni che dalle caratteristiche climatiche dell'area.

La' dove invece si riscontrano terreni piu' argillosi (praticamente in buona parte della zona presa in esame) si vengono a creare, soprattutto nei versanti esposti a Sud dove il sole batte piu' forte, i cosiddetti "calanchi", generati per prosciugamento del terreno e successivo dilavamento ad opera delle piogge che, incanalandosi in brevi scanalature, incidono il versante disegnando caratteristiche sculture. Altre strutture tipicamente caratteristiche di questo paesaggio sono le "Maccalube" di Terrapelata (vicino Caltanissetta) e Aragona (vicino alla costa agrigentina).

Si tratta di piccoli edifici vulcanici generatisi per risalita di gas formatisi in seguito a decomposizione di sostanze organiche all'interno della crosta terrestre. Trascinando acqua e particelle argillose durante la loro risalita, questi gas hanno generato piccoli coni vulcanici che rappresentano un interessantissima tappa turistica per quanti decidono di trascorrere le loro vacanze in questa zona. L'apporto antropico ha infine rimodellato, a volte profondamente, l'aspetto di questa regione, deturpandola sia dal punto di vista estetico che, cosa ancora piu' grave, anche da quello naturalistico. La cementificazione selvaggia e lo sfruttamento indiscriminato delle risorse della regione (miniere e cave) hanno infatti profondamente danneggiato l'equilibrio naturale causando danni di notevole consistenza, economica, naturale e sociale.